Negli ultimi decenni, la biodiversità della Lombardia sta cambiando. Non solo a causa del clima o dell’urbanizzazione, ma anche per l’arrivo (e spesso l’adattamento stabile) di specie esotiche: animali e piante non originari del territorio, ma ormai ben radicati nell’ecosistema locale.

Alcuni si integrano senza grandi impatti, altri invece possono diventare invasivi, minacciando le specie autoctone e l’equilibrio naturale.

Ecco un viaggio tra le specie aliene che si stanno adattando in Lombardia, molte delle quali potresti aver già visto… senza saperlo.


🦜 1. Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri)

  • Origine: Africa e India
  • Presenza: Milano, Monza, Como, Pavia e zone urbane con parchi
  • Come è arrivato: Liberazioni accidentali da allevamenti e privati
  • Adattamento: Perfetto — nidifica negli alberi urbani, resiste al freddo
  • Impatto: Può competere con uccelli autoctoni per nidi e cibo ➡️ Colorato, rumoroso e socievole: ormai è parte del paesaggio urbano lombardo.

🐢 2. Trachemys scripta (Tartaruga dalle orecchie rosse)

  • Origine: Stati Uniti
  • Presenza: Laghetti, canali e parchi di tutta la regione
  • Come è arrivata: Abbandonata dopo la moda dei “baby turtles”
  • Adattamento: Molto alto — resistente e longeva
  • Impatto: Minaccia la tartaruga palustre europea (Emys orbicularis) ➡️ Sembra innocua, ma è tra le specie aliene più invasive d’Italia.

🦆 3. Anatra mandarina (Aix galericulata)

  • Origine: Asia orientale (Cina, Giappone)
  • Presenza: Milano, Varese, Lecco, laghi lombardi
  • Come è arrivata: Fuga o rilascio da collezioni ornamentali
  • Adattamento: Si è stabilita, ma con impatto moderato
  • Impatto: Ancora oggetto di studio, ma meno invasiva rispetto ad altre ➡️ Bellissima da vedere, ma comunque una presenza “non naturale”.

🐜 4. Zanzara tigre (Aedes albopictus)

  • Origine: Asia
  • Presenza: Ormai diffusa ovunque in Lombardia
  • Come è arrivata: Tramite il commercio globale di pneumatici e piante
  • Adattamento: Straordinario — sopravvive agli inverni
  • Impatto: Veicolo di malattie (dengue, chikungunya), problema sanitario ➡️ Piccola ma pericolosa: la conosciamo tutti per le sue punture fastidiose.

🐟 5. Pesce siluro (Silurus glanis)

  • Origine: Europa orientale
  • Presenza: Fiumi Po, Adda, Ticino, Lambro
  • Come è arrivato: Introdotto per la pesca sportiva
  • Adattamento: Eccellente — cresce fino a 2 metri
  • Impatto: Predatore dominante, minaccia la fauna ittica locale ➡️ Un gigante invisibile dei nostri fiumi, difficile da contrastare.

🌿 6. Ambrosia (Ambrosia artemisiifolia)

  • Origine: Nord America
  • Presenza: Campi incolti, bordi strada, zone rurali e urbane
  • Come è arrivata: Semi accidentalmente trasportati
  • Adattamento: Si diffonde facilmente
  • Impatto: Produce altissimi livelli di polline allergenico ➡️ Problema serio per chi soffre di allergie respiratorie.

🦦 7. Nutria (Myocastor coypus)

  • Origine: Sud America
  • Presenza: Canali, fiumi, risaie della pianura padana
  • Come è arrivata: Allevamenti da pelliccia, poi liberata o fuggita
  • Adattamento: Perfetto in zone umide
  • Impatto: Danneggia argini, colture e compete con la fauna nativa ➡️ Non è un castoro: è un roditore prolifico e difficile da contenere.

🐞 8. Coccinella arlecchino (Harmonia axyridis)

  • Origine: Asia
  • Presenza: Diffusa in tutta la Lombardia
  • Come è arrivata: Introdotta per combattere afidi
  • Adattamento: Elevato
  • Impatto: Compete con le coccinelle autoctone e può infastidire l’uomo ➡️ Anche le coccinelle, a volte, possono diventare un problema.

🔍 Conclusione: un Equilibrio Delicato

La Lombardia è una regione dinamica, con ecosistemi fragili e molto esposti al traffico umano, commerciale e turistico. Questo rende il suo territorio particolarmente vulnerabile alle specie esotiche.

Alcune di queste specie sono ormai “parte del paesaggio”, ma altre rappresentano un pericolo concreto per la biodiversità, l’agricoltura e persino la salute.

Cosa Possiamo Fare?

  • Non abbandonare mai animali esotici in natura.
  • Segnalare avvistamenti sospetti a enti come ERSAF o ISPRA.
  • Sostenere campagne di informazione e controllo.

Conoscere per proteggere: solo così possiamo difendere la natura che ci circonda.