La Storia dietro lo Scatto

In alta montagna, il tempo sembra scorrere a un ritmo diverso. C’è un silenzio profondo, rotto solo dal vento che fischia tra le creste. È in questo ambiente che lo stambecco regna sovrano, una creatura che incarna la forza e la resilienza del mondo alpino.

Ho avvistato questo magnifico esemplare da una notevole distanza. Non si stava muovendo; era semplicemente lì, in piedi su uno spuntone di roccia, come una statua vivente. La sua posa era fiera, il profilo stagliato contro il cielo. Non stava fuggendo, non stava mangiando. Stava semplicemente essendo, padrone assoluto del suo territorio.

Avvicinarsi di più avrebbe significato disturbarlo e rompere l’incantesimo di quel momento. Ho quindi montato il mio teleobiettivo più lungo e ho lavorato dalla mia posizione, usando le rocce circostanti per stabilizzare l’inquadratura. Ho scelto una composizione stretta per concentrarmi sui dettagli: la trama ruvida della roccia, la muscolatura potente dell’animale, la curvatura delle sue corna imponenti.

Questo scatto è diverso da quelli d’azione. Non cattura un movimento, ma uno stato d’animo. È un ritratto che parla di quiete, di dominio silenzioso e della profonda, ancestrale connessione tra un animale e il suo ambiente.